MacAdemia fa scuola

Mi arrivano sempre più frequentemente segnalazioni di allievi o di amici, su altre scuole di scrittura – in particolare di scrittura creativa – che hanno scelto di sposare la “filosofia” MacAdemia e che presentano rinnovate tipologie di corsi basate su quegli standard e su quei contenuti che noi, oramai da anni, adottiamo e proponiano. L’ultima, la più curiosa, arriva addirittura da Roma.

Da un lato, non posso che esserne orgoglioso: evidentemente il lavoro portato avanti dal Progetto “Culture in gioco” – lavoro di ricerca che è alla base delle metodologie di insegnamento utilizzate in MacAdemia – è reputato di grande qualità. Dall’altro, non posso che constatare quanto questo tipo di scelte, in realtà, dimostrino una cronica mancanza di idee altre e una tendenza – purtroppo, generalizzata – al “non fare fatica”. Certo, inventarsi ogni anno nuovi corsi e nuovi temi è difficile; così come rinnovare costantemente metodologie e strumenti didattici è uno sforzo non da poco. Eppure – ne sono certo – questo è l’unico modo concreto che esista per dimostrare riconoscenza e considerazione verso chi decide di investire parte del proprio tempo e delle proprie risorse in un progetto che, concretamente, è anche il nostro.

Non è copiando o riproponendo – e male, visto che non se ne conoscono i presupposti formativi – le attività di MacAdemia che si diventa come MacAdemia. MacAdam – MacAdemia di Scritture e Letture di Fabio Fracas è una piccola accademia di narratologia con un’identità ben definita e una finalità – non esclusivamente letteraria – altrettanto ben dichiarata. Di MacAdemia, com’è logico, ne esiste una sola. Mi fa sorridere il pensare che, se le altre realtà non cercheranno una propria specifica connotazione, tra poco dovrò scrivere su questo stesso sito – parafrasando La settimana enigmistica -: “la scuola che vanta innumerevoli tentativi d’imitazione!”

2 thoughts on “MacAdemia fa scuola”

  1. più che scuola-un po riduttivo- direi che fa master universitari!Con un’enorme varietà di iniziative che soddisfano la voglia di cultura e di mettersi in gioco che ha ognuno di noi.
    Grazie Fabio e Federica.
    barbara

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