Christian Antonini a Padova

Legame doppioLegame doppio
di Christian Antonini
Collana: “Helheim”
Asengard Edizioni
Pagg. 416  – 16,50 Euro

Sabato 4 luglio, a partire dalle 16,30, l’amico Christian Antonini presenterà il proprio romanzo Legame doppio, pubblicato – per i tipi di Asengard Edizioni – nel 2007. L’incontro si terrà presso la libreria Il Lupo Rosso, di Paola Boni, in via Temanza 11 a Padova e vi parteciperà anche Vito Di Domenico, in rappresentanza di Baseluna Film: autrice del booktrailer del volume.

Vi propongo, di seguito, una breve intervista a Christian

D: Christian Antonini, autore esordiente: di chi si tratta?
R: Si tratta di un trentasettenne nato e cresciuto a Milano che poi un bel giorno si è sposato e si è trasferito tra i monti della Valsassina. Qualcuno che ha fatto molti lavori (PR, redattore, traduttore, commesso) e che ha cominciato a scrivere relativamente tardi. Racconti, soprattutto, e un romanzo: Legame Doppio, appunto. I racconti sono andati su una manciata di antologie (Mondi Incantati del Premio Rill, 666 Passi nel Delirio di Larcher, Racconti Metropolitani, Orme Gialle) e riviste (Inchiostro, Horror Mania, Cult Fiction). Il romanzo è il primo pubblicato; ovviamente, ci sono altri lavori in cantiere e in attesa di un giudizio positivo da un editore.

D: Legame Doppio è stato il primo romanzo horror di Asengar Edizioni. Di cosa parla?
R: Questo romano è, soprattutto, una storia di fantasmi raccontata in chiave moderna e con un approccio un po’ diverso dal solito. In Legame doppio, infatti, il sovrannaturale ha una propria profondità e una forte coerenza. Il romanzo ha una duplice ambientazione milanese e infatti, narra di due vicende. Una, collocata nel 1944, vede protagonista la famiglia Amici costretta ad affrontare ogni giorno l’incubo della Seconda Guerra Mondiale. L’altra, ambientata nel 2003, ha per protagonista una ragazza indipentente e grintosa, Catia, che vive da sola – tra occulto e tecnologia – con il gatto Menelao e minacciata da un terrore paranormale.

D: Le opere prime sono spesso cariche di eventi emotivi. Qual è stata l’occasione più gratificante e quale la più frustrante?
R: Il momento più gratificante è stato ricevere una splendida recensione da Radio Deejay e i complimenti personali di Laura, la speaker che cura la rubrica libri della radio. Quando qualcuno che riceve 20 libri alla settimana e che da anni recensisce romanzi si apre a te in questo modo… allora ti convinci davvero di aver scritto qualcosa che merita. Le frustrazioni però non mancano. Ovviamente il fatto che il romanzo sia distribuito da distributori regionali e quindi non sempre reperibile in libreria un po’ contribuisce. Per fortuna Internet e gli acquisti online sono una buona alternativa. Un’altra è lo strumento delle presentazioni, che permette di portare il libro direttamente in libreria. Purtroppo Asengard non è un grande editore – ma solo per dimensioni! – e io sono uno semisconosciuto, questo significa che faccio meno presentazioni di quanto vorrei e che spesso bisogna lottare per ottenere uno spazio. Fortunatamente la gente è sempre soddisfatta e questo aiuta.

D: Un romanzo di fantasmi, in un periodo in cui i lettori italiani di “fantastico” chiedono fantasy o vampiri romantici, e un romanzo fuori moda?
R: Non so se sia fuorimoda. Il fantasy ha un grande fascino e io lo adoro. Non posso dire lo stesso di questi vampiri affranti e dall’occhio languido. Quello che so è che in Legame Doppio ci sono i fantasmi intesi come creature di cui avrei tanto voluto leggere: entità sovrannaturali con capacità ben precise, motiviazioni chiare, leggi, vincoli e una natura dettagliata. Un mondo coerente, insomma, che quindi permette di creare una storia che, a detta di chi l’ha letta, si regge bene. Se poi è fuori moda non sta a me dirlo: quello che so è che nella vita di tutti viene sempre un momento in cui si vuole ascoltare – o leggere – una storia di fantasmi.

D: Parliamo delle presentazioni. Il 4 luglio alla Libreria Il Lupo Rosso di Padova e l’11 presso Diffusione Cultura a Sesto San Giovanni, Milano. Come mai piccole librerie?
R: I piccoli nomi accedono molto difficilmente ai grandi circuiti. E, così come mi sono fatto un punto d’onore di pubblicare senza pagare, così ho deciso di presentare senza per questo dover sborsare per portare pubblico in una libreria. E poi le piccole librerie sono anche quelle che conservano il fascino dei negozi che ormai non ci sono più: quei negozietti dove il commesso ti conosce per nome e sa che gusti hai, dove i libri hanno un odore amichevole e dove le ore passano in un attimo. Il Lupo Rosso, poi, è una libreria interamente dedicata al fantastico, aperta da una giovane scrittrice (Paola Boni). Diffusione Cultura, invece è incentrata sui piccoli editori e sui nuovi nomi. Erano tappe obbligate. In realtà, poi, non mi limito alle librerie. Con altri due autori (i valenti Luca Ducceschi e Corrado Sobrero), faccio parte del gruppo Autori in Circolo e portiamo la nostra esperienza di pubblicazione non a pagamento presso enti culturali, circoli ARCI, scuole, biblioteche. Il fatto che i nostri siano libri da microeditoria non li rende meno validi di altri… dobbiamo solo trovare le occasioni per farlo sapere in giro. E quando non le troviamo le creiamo da soli.

2 thoughts on “Christian Antonini a Padova”

  1. Pingback: MacAdam
  2. Sono a proporre agli esimi macademici una canovaccio per una serie di racconti
    L’ idea era per una mia serie di racconti ma il numero di una ventina circa mi spaventa come tempi di attuazione, quindi la condivido con quanti di voi vogliano cimentarsi nella cosa.
    Le possibilità sono molteplici: da fatti storici a reperti archeologici ad eventi futuribili. Sbizzarritevi!
    …Che la penna sia con voi!…
    barbara

    “Strategia di contatto:

    La nave orbitante X’vmm staziona in un’orbita ellittica intorno al Sole nel cono d’ombra del pianeta Giove , al riparo da possibili individuazioni dal pianeta Terra. Si trova lì da circa 200 orbite terrestri in attesa di compiere la missione che gli arconti del pianeta Yx’VN avevano affidato alle quattro entità che l’abitavano. Erano lì per concludere un piano risalente a ben 12500 orbite terrestri cioè da quando gli esploratori di Yx’VN avevano trovato tracce di vita nel pianeta Sol 3 ed avevano monitorato gli eventi sia con osservatori in loco sia mediante navi spia che orbitavano nel piano dell’ellittica terrestre opportunamente nascoste dietro alcuni corpi celesti .
    L’entita X’x a capo del progetto era responsabile delle variazioni di strategia dal piano originale di espansione territoriale a quello attuale di contatto diretto con gli abitanti di Sol 3. Un piano che doveva abituare gli ignari abitanti del pianeta all’idea dell’esistenza di razze aliene senza far scattare rigetti xenofobi che avrebbero invalidato ogni possibilità di rapporto futuro. Quindi X’x assieme alle entita Y’y,W’w e J’j aveva stilato un piano di contatto a tempo lungo che interessava circa 6 generazioni di umani .
    Nel corso dei secoli si erano già avuti contatti con piccole comunità: un’entità opportunamente preparata in modo che non differisse molto nell’aspetto dagli abitanti del pianeta veniva inserito in una comunità e viveva con gli umani per tutto il tempo necessario alla raccolta di dati. Successivi interventi avevano toccato il mondo delle lettere e della pittura :autori noti di ogni tempo avevano avuto ispirazione guidata per scrivere opere di fantasia dapprima su orridi abitanti degli abissi marini del pianeta,in un secondo momento su creature di mondi alieni e razze extraterrestri.Era giunto poi il momento di proporre ai mas media immagini e produzioni mediante il piccolo schermo e il grande schermo sempre partendo da realtà leggermente difformi dalla realtà terrestre per arrivare gradualmente a situazioni più complesse ed immagini più spaventose su realtà extraumane.
    L’ ultima idea vincente di X’x aveva portato alla produzione ed alla vendita di giocattoli per i cuccioli dei terrestri, giocattoli che riproducevano degli esseri alieni effettivamente esistenti,mostruosi o meno per abituare quelli che sarebbero stati gli adulti di domani a considerare possibile l’esistenza di creature pensanti dall’aspetto completamente estraneo a quello terrestre
    La mole maggiore di lavoro riguardava la necessità di far conoscere agli umani alcune forme di vita aliene che purtroppo erano vagamente simili ad insetti o animali del pianeta Terra e che la maggioranza degli abitanti temeva come gli aracnidi,i rettili ed i serpenti. “
    …and so on…
    La conclusione l’ho già in mente ma non ve la dico.

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