Perché frequentare un corso di scrittura – 3

 

Scrivere per farsi leggere. Sono tante le motivazioni che ci spingono verso il mondo delle lettere e per ciascuna di esse c’è un diverso percorso da realizzare prima di riuscire a ottenere i risultati sperati. Questi sono gli anni del “tutto e subito”, del “facile per stupidotti” – con tanto di letteratura “for dummies” – e naturalmente, del “minimo impegno per il massimo risultato”. Peccato, solo, che degli oltre 113,000 titoli nuovi pubblicati nel 2014 – fra cartacei ed ebook, dati ufficiali AIE – la quasi totalità non verrà né letta né comprata.
In italia, infatti, “[..] la penetrazione della lettura di libri […] è tornata nel 2014 ad essere quella del 2003 (41,4%). Resta oggi il problema centrale con cui il nostro settore deve misurarsi. Calano i deboli lettori (-6,8% nel 2014) e calano (meno) quelli forti (-0,4% quelli che leggono un libro al mese). La popolazione femminile continua a leggere più di quella maschile (48% vs. 34,5%) ma anch’essa legge di meno che nel passato: -2,4% nel 2014. Legge di meno anche la fascia della popolazione giovanile e che frequenta la scuola. Tra 2013 e 2014 si perde il 17,7% di lettori nelle età che vanno da 6 a 19 anni”. E questa è l’amara analisi dell’ultimo rapporto sullo stato dell’editoria in Italia, del 2015.
Eppure, il sogno di diventare “scrittori” è così radicato nella nostra cultura contemporanea da spingere molti – fortunatamente non tutti – a credersi già “arrivati”, prima ancora di “partire”. I social network ospitano i profili di migliaia di autoproclamati “scrittori e scrittrici” e l’auto-pubblicazione costituisce – troppo spesso – un’alternativa concreta al confronto editoriale piuttosto che una risorsa aggiuntiva da sfruttare con intelligenza. Una presunzione – nella mia modesta opinione – che siamo tutti costretti a subire sia quando andiamo alla, spesso vana, ricerca di un buon libro da acquistare e da leggere, sia quando, ci dobbiamo confrontare con le necessità di un mercato editoriale orientato esclusivamente alla quantità, più che alla qualità.
Più volte – anche qui: Parte 1 e Parte 2 – ho cercato di riportare l’attenzione di voi che avete la pazienza di leggermi , sul bisogno di ricostruire un rapporto autore/scrittura basato sulla competenza e sulla conoscenza. E proprio per concretizzare queste mie parole, il prossimo Anno MacAdemico 2016/2017 vedrà l’inaugurazione di un nuovo ciclo di Corsi Base e di Corsi Avanzati studiati, pensati e strutturati per chi, realmente, desidera imparare a scrivere con l’obiettivo di farsi leggere. Corsi che, nella tradizione dell’approccio narratologico di MacAdam – MacAdemia di Scritture e Letture, permetteranno di confrontarsi con gli strumenti pratici e teorici della narrazione consentendo, al contempo, di sviluppare quelle capacità autoriali di cui, nell’attuale panorama, si avverte chiaramente – e desolatamente – la mancanza.

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