L’Aleph

Jorge Luis Borges nel 1976In preparazione al prossimo Seminario MacAdemia, riporto un breve estratto della presentazione che potrete leggere integralmente in questa pagina.

Primo Seminario di una nuova era MacAdemica.
Primo appuntamento di questo nuovo anno 2014/2015.
Primo incontro di respiro direttamente e indirettamente, internazionale.
Ecco cos’è L’Aleph nell’attuale percorso della MacAdemia 2.0
[…] L’Aleph non è un libro di racconti – o meglio: non è solo un libro di racconti – ma una chiave in grado di aprire le serrature di innumerevoli porte che rivelano altrettante, differenti, realtà. Realtà che esploreremo, individueremo e impareremo a riconoscere, assieme, il prossimo 14 dicembre 2014.

Un’appuntamento imperdibile per tutti i MacAdemici e per chi crede – realmente – che la cultura possa far conoscere – e apprezzare – il mondo.

2 thoughts on “L’Aleph”

  1. Ho impiegato qualche giorno a riflettere sull’appuntamento di Praglia e ora vorrei condividere con voi le mie impressioni. Il ritorno di Fabio è stato molto emozionante sia perché abbiamo rivisto una persona alla quale vogliamo molto bene ma anche perché i Seminari ci mancavano moltissimo. L’Aleph ci ha riportato agli Archetipi, al vasto mondo della letteratura immortale e Fabio ha saputo, come sempre, esprimere nel modo più semplice possibile un mondo complesso e variegato come quello di Borges. E quindi, via! Nove ore di “lavoro” volate come un soffio e siamo tornati a casa tutti più ricchi e nutriti. Grazie Fabio! Ma c’è dell’altro: dopo tanti anni di presenza in MacAdemia ho percepito per la prima volta la crescita sinergica e collettiva di noi tutti, allievi della scuola. Siamo diventati più consapevoli dell’importanza della nostra scuola e del nostro essere MacAdemici. E per la prima volta ho la netta sensazione che l’obiettivo di Fabio e Federica di creare qualcosa che vada avanti, oltre loro due, sia stato centrato in pieno!
    Grazie Fabio, nocchiere, a Federica sua copilota e a tutti i MacAdemici, preziosi compagni di viaggio.

  2. Brava Ale, hai dato voce a sensazioni e impressioni che sono anche dentro di me.
    Credo che,nonostante il primo”smarrimento Che ci ha procurato la lontananza fisica di Fabio, tutto considerato ci sia stata una spinta alla crescita sia negli stretti collaboratori che in noi “fruitori”.in conclusione mi sono resa conto che noi tutti abbiamo fatto un piccolo-grande passo avanti nella consapevolezza. Grazie a tutti perché ognuno di voi ha contribuito…e buon natale!

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