Non è mai tempo di somme

Ci sono momenti – nella vita e nella letteratura – dove si cerca di tirare le somme. Dove il desiderio di definire un punto fermo, di consolidare i risultati ottenuti, sembra diventare un’ineludibile necessità. Anche in MacAdemia, quando si avvicina la fine dei vari corsi, nasce – prepotente – il desiderio di fermarsi un attimo. Anche solo per riflettere su quanto fatto precedentemente e su quanto, ancora, rimane da fare. Scegliere di fermarsi per qualche istante, in un mondo frenetico come il nostro, è un atto di coraggio. Eppure le ricompense che ne derivano sono enormi: lucidità di pensiero e rinnovato entusiasmo, in primis.  Ma non solo. Ecco perché, quest’anno, prima di far partire il nuovo Corso Generale io e Federica abbiamo deciso di respirare a fondo e di prenderci un paio di settimane di tempo. L’idea che ci stuzzica è quella di stupirvi, di rinnovare radicalmente l’approccio agli strumenti della narrazione e di (ri)creare un percorso che sappia entusiasmare chi desidera avvicinarsi al meraviglioso mondo della scrittura. Un progetto ambizioso, forse. Di sicuro c’è che ci stiamo lavorando e che quando saremo pronti, ve lo proporremo. Assieme ad altre importanti novità. Perché – anche se la tentazione è forte – dal mio personale punto di vista non è mai tempo di somme.

3 thoughts on “Non è mai tempo di somme”

  1. Sono a proporre agli esimi macademici una canovaccio per una serie di racconti
    L’ idea era per una mia serie di racconti ma il numero di una ventina circa mi spaventa come tempi di attuazione, quindi la condivido con quanti di voi vogliano cimentarsi nella cosa.
    Le possibilità sono molteplici: da fatti storici a reperti archeologici ad eventi futuribili. Sbizzarritevi!
    …Che la penna sia con voi!…
    barbara

    “Strategia di contatto:

    La nave orbitante X’vmm staziona in un’orbita ellittica intorno al Sole nel cono d’ombra del pianeta Giove , al riparo da possibili individuazioni dal pianeta Terra. Si trova lì da circa 200 orbite terrestri in attesa di compiere la missione che gli arconti del pianeta Yx’VN avevano affidato alle quattro entità che l’abitavano. Erano lì per concludere un piano risalente a ben 12500 orbite terrestri cioè da quando gli esploratori di Yx’VN avevano trovato tracce di vita nel pianeta Sol 3 ed avevano monitorato gli eventi sia con osservatori in loco sia mediante navi spia che orbitavano nel piano dell’ellittica terrestre opportunamente nascoste dietro alcuni corpi celesti .
    L’entita X’x a capo del progetto era responsabile delle variazioni di strategia dal piano originale di espansione territoriale a quello attuale di contatto diretto con gli abitanti di Sol 3. Un piano che doveva abituare gli ignari abitanti del pianeta all’idea dell’esistenza di razze aliene senza far scattare rigetti xenofobi che avrebbero invalidato ogni possibilità di rapporto futuro. Quindi X’x assieme alle entita Y’y,W’w e J’j aveva stilato un piano di contatto a tempo lungo che interessava circa 6 generazioni di umani .
    Nel corso dei secoli si erano già avuti contatti con piccole comunità: un’entità opportunamente preparata in modo che non differisse molto nell’aspetto dagli abitanti del pianeta veniva inserito in una comunità e viveva con gli umani per tutto il tempo necessario alla raccolta di dati. Successivi interventi avevano toccato il mondo delle lettere e della pittura :autori noti di ogni tempo avevano avuto ispirazione guidata per scrivere opere di fantasia dapprima su orridi abitanti degli abissi marini del pianeta,in un secondo momento su creature di mondi alieni e razze extraterrestri.Era giunto poi il momento di proporre ai mas media immagini e produzioni mediante il piccolo schermo e il grande schermo sempre partendo da realtà leggermente difformi dalla realtà terrestre per arrivare gradualmente a situazioni più complesse ed immagini più spaventose su realtà extraumane.
    L’ ultima idea vincente di X’x aveva portato alla produzione ed alla vendita di giocattoli per i cuccioli dei terrestri, giocattoli che riproducevano degli esseri alieni effettivamente esistenti,mostruosi o meno per abituare quelli che sarebbero stati gli adulti di domani a considerare possibile l’esistenza di creature pensanti dall’aspetto completamente estraneo a quello terrestre
    La mole maggiore di lavoro riguardava la necessità di far conoscere agli umani alcune forme di vita aliene che purtroppo erano vagamente simili ad insetti o animali del pianeta Terra e che la maggioranza degli abitanti temeva come gli aracnidi,i rettili ed i serpenti. “
    …and so on…
    La conclusione l’ho già in mente ma non ve la dico.

  2. L’idea è già molto chiara in sè e ha dei limiti ben precisi che le conferiscono una forza non indifferente. Così a caldo non riesco a vederla come la base per una serie di racconti, ma come l’idea per un racconto unico che magari parli proprio del contatto finale.
    Non posso certo prometterti che avrai un mio racconto, purtroppo causa laurea sempre più vicina il tempo per scrivere è quasi nullo. Ma se mai mi venisse il guizzo di scrivere fantascienza potrei prenderlo come uno spunto da cui partire. In quel caso ti darò il mio racconto molto volentieri!

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