Perché frequentare un corso di scrittura – 1

Molte volte mi sento chiedere come mai dovrebbe essere necessario “imparare a scrivere”, dato che “la scrittura è una delle prime cose che si insegna fin dalla scuola elementare”. E già – le frasi fra virgolette sono prese da una reale conversazione – comincio a preoccuparmi. Mi preoccupo perché se, dal principio, non è chiara la differenza fra la “scrittura” come “rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura” (così come definita anche nel vocabolario Treccani della Lingua Italiana) e l’Arte dello Scrivere come forma di espressione, appunto, artistica e culturale, allora c’è realmente poco su cui discutere. Sarebbe come chiedersi perché, nel rispetto delle diverse professionalità, chiunque sia in grado di brandire martello e scalpello non riesca a scolpire gruppi marmorei come, per esempio, quello de “La Pietà” di Michelangelo. In fin dei conti, appunto, Michelangelo Buonarroti – nel 1497, a 22 anni – ha usato solo quei due umili strumenti.
[Ho deciso di iniziare questa riflessione, che porterò avanti aperiodicamente con tutti voi che avrete la pazienza di leggermi, per cercare di fare il punto sulla “sensibilità per la scrittura” che attualmente permea la nostra moderna società. Commenti e integrazioni sono i benvenuti.]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *