Sono in svendita

Una persona a me cara, ieri, mi ha chiamato preoccupata dicendo che il mio libro Minaccia su Gorm era in promozione all’interno di un grosso centro commerciale. Io le ho risposto osservando che non ci vedevo nulla di male e che, anzi, il fatto che si trovasse in un punto “naturalmente” dedicato alla vendita significava che De Agostini era riuscita a farlo diventare un prodotto appetibile anche a un pubblico più vasto di quello che solitamente frequenta le librerie. Dopo qualche secondo, la stessa persona mi ha ribadito: va bene, ma guarda che ti vendono scontato. Spero che vendano il libro e non me, ho concluso ringraziandola per la segnalazione.

Ora, le leggi di mercato esistono. Si possono non apprezzare ma esistono. Se una catena di ipermercati acquista una considerevole quantità di uno stesso prodotto lo paga a un prezzo inferiore. Anche di molto. A quel punto se vuole promuoverlo ci mette sopra un po’ di sconto e lo pubblicizza al massimo. Tutto ciò vale anche, a ragione, per un libro.

3 thoughts on “Sono in svendita”

  1. Pingback: MacAdam
  2. Ragionando come ipotetico autore di libri penso che l’idea di essere venduto nei drugstore a un prezzo stracciato mi solleticherebbe non poco. Non penso che l’orgoglio di uno scrittore debba essere determinato dal prezzo di copertina. Da che mondo è mondo i libri più apprezzati passano in edizione tascabile, e ultimamente supertascabile, no? La vera questione è: da cosa è determinato il successo? Da tante cose. Alcune alte, altre meno, altre ancora bassissime. Sarà l’autore a valutarle a seconda di quello che vuole comunicare. E poi scusa, mi pare di aver capito che questo è un libro “gioco”, e allora lasciamoli giocare in pace e a buon prezzo!

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