Operazione Atlanta

Ci sono autori capaci di ricreare atmosfere e di fartele vivere. Hugues Pagan, a mio avviso, è uno di loro. Operazione Atlanta è un testo del 1985 ripubblicato nel 2010 da Meridiano Zero. Non ci sono computer e non ci sono diavolerie tecnologiche; al loro posto ci sono uomini e donne pulsanti di vita, di emozioni e di contraddizioni. “Fidarsi degli uomoni è già farsi uccidere un po'” recità la citazione iniziale di Céline e se c’è una cosa che manca nel libro è proprio la fiducia. In quella lunga battaglia che è la vita si scende in campo da soli e si muore in solitudine. Non importa che durante lo scontro, in quegli anni che ci sembrano eternamente nostri, si costruiscano alleanze, si instaurino amicizie o si concretizzino amori. La verità – quella raccontata da Pagan – è che nulla ci appartiene e nulla è destinato a durare. Non ci sono vincitori ma solo diversi tipi di sconfitti. Rimane alla dignità dell’uomo e alla sua statura morale ed etica, decidere come interpretare il ruolo che gli è stato imposto dagli eventi. Oppure, cercare di modificarne il corso. Ma quest’ultima è un’altra battaglia e la disfatta è ancora più bruciante.

Operazione Atlanta
di Hugues Pagan
traduzione di Peppino Campo
Meridiano Zero, 2010
Pag. 256 – Euro 14,50
ISBN 88-8237-218-7

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