Let it be

Let it be, il primo romanzo dell’amico Paolo Grugni ha trovato la sua quarta – quattro, come i mitici Beatles – incarnazione e sta per uscire nella collana Gialli Mondadori, solo in edicola, al prezzo di 4,20 euro. Se non l’avete ancora letto, questa è l’occasione giusta per farlo. Fra l’altro, nella stessa edizione, è compreso anche il racconto inedito “Mercato nero”.

A Paolo ho posto tre ‘semplici’ domande. Se vi interessano le sue risposte, continuate a leggere questo post.

D. Chi è Paolo Grugni e cosa rappresenta per lui “Let it be”?
R. Paolo Grugni è uno che ama scrivere e leggere. “Let it be” rappresenta un punto di arrivo (è stato il mio primo romanzo pubblicato, nel 2004), ma anche un punto di costante confronto coi lettori visto che è giunto alla quarta edizione (una per ciascun Beatle!). Un successo inaspettato in queste proporzioni, ma credo meritato. E’ un giallo, ma allo stesso tempo molto di più.

D. Qual è la storia editoriale di “Let it be” e com’è arrivato a questo importante traguardo?
R. La quarta edizione è arrivata grazie al fatto che dopo Mondadori, Alacran e Jackson Libri, la Mondadori, nella figura di Sergio Altieri, ha deciso di ripubblicarlo nei gialli. Per me motivo di grande orgoglio. E’ davvero uno onore state in una collana dove ci sono tutti i maestri del genere. Anche se va detto che io considero “Let it be” molto lontano dai canoni tradizionali.

D. Cosa c’è nel futuro di Paolo Grugni?
R. A novembre uscirà “Italian Sharia”, romanzo in cui mi batto contro la legge religiosa islamica a difesa delle donne. Un romanzo profetico, scritto all’inizio dell 2008, che si apre con la morte di Michael Jackson.

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